Anatomia
L’intervento più diffuso per la lussazione scapolo-omerale con deficit osseo, consiste nel trasferimento del processo coracoideo (coracoide) sul margine anteriore della glena scapolare.
Si tratta di una tecnica proposta nel 1954 da Michel Latarjet ed è un intervento a cielo aperto in cui la coracoide viene fissata alla glena mediante una o due viti metalliche.
Oggi è disponibile una procedura di trasferimento della coracoide praticabile in artroscopia che definiamo Latarjet artroscopica.
L’incisione cutanea lascia il posto ai portali artroscopici (di solito in numero di cinque) e la fissazione viene affidata a un sistema comprendente due bottoni da sutura corticale al posto delle tradizionali viti metalliche.

Laterjet con viti

Artro-Latarjet con bottoni
Caratteristiche della Lartarjet artroscopica
1) Precisione operativa: si tratta di intervento guidato da strumenti dedicati.
2) Minimizzazione delle complicanze legate all’utilizzo delle tradizionali viti metalliche.
3) Possibilità di associare la riparazione di strutture capsulo-legamentose all’interno dell’articolazione, con ulteriore incremento dell’efficacia della stabilizzazione.
Recupero post-operatorio
Nota: il seguente schema è fornito a titolo di esempio. In casi particolari le indicazioni vengono opportunamente variate e sono comunque consegnate al paziente all’atto della dimissione.
Dopo l’intervento il braccio viene immobilizzato utilizzando un tutore, posizionato in rotazione neutra, per due settimane.
In questa fase si integreranno le strutture muscolari (tendine congiunto e sottoscapolare) senza compromettere il recupero delle rotazioni.
Durante la terza e la quarta settimana sono indicati gli esercizi pendolari.
Il tutore viene rimosso di notte (il paziente può dormire con il braccio in una maglietta) e durante gli esercizi pendolari (5 minuti x 5 volte al giorno).
Al termine della quarta settimana il tutore è abbandonato e viene intrapreso il protocollo riabilitativo con fisioterapista.
Nei primi tre mesi sono vietate le attività che prevedano di sollevare pesi.
La ripresa dell’attività sportiva avviene tra i tre e i sei mesi dall’intervento.
Immagini artroscopiche

1) Preparazione della coracoide e introduzione del sistema con bottone e fili

2) Preparazione del margine glenoideo con guida dedicata e allestimento del foro transglenoideo

3) Visione anteriore della borsa del sottoscapolare; individuazione e protezione delle strutture vascolo-nervose. Passaggio attraverso il sottoscapolare e posizionamento della coracoide a livello del margine glenoideo