Protesi navigata di spalla: tutte le novità da New York

Protesi navigata di spalla: tutte le novità da New York

Il 9 e 10 giugno 2022 il dottor Massimo Brignolo ha preso parte al 2022 Masters Course in Shoulder Arthroplasty, convegno mondiale a New York dedicato alla protesi navigata di spalla.

Tante le conferme: prima di tutto che la protesi navigata di spalla, assistita dalla tecnologia GPS, è efficace e accurata. Ma tante anche le novità. A partire dal coinvolgimento sempre più attivo del paziente nel processo di guarigione e dall’utilizzo di particolari algoritmi che permetteranno al chirurgo ortopedico di illustrare ai pazienti quali saranno i benefici dell’intervento.

Protesi navigata di spalla e nuove tecnologie

La novità più importante nella chirurgia protesica di spalla è, dunque, un software nato dalla collaborazione tra la Washington University e Microsoft. A spiegarne le caratteristiche è Carlo Salveta, responsabile della navigazione di spalla di Exactech Italia: «Si tratta di un algoritmo che analizza numerosi dati sul paziente e che consentirà al chirurgo, nel momento in cui presenta la patologia al paziente, di comunicargli che cosa potrà aspettarsi dall’intervento. Grazie a questo software, il chirurgo potrà così tranquillizzare anche tutti quei pazienti che entrano nello studio per fare una visita e hanno molte remore».

Conferma il dottor Brignolo: «Il paziente verrà in studio e noi saremo in grado di dirgli cosa può aspettarsi dall’intervento chirurgico e come l’intervento chirurgico potrà migliorare la qualità della vita».

 

Tornare a una vita normale grazie alla protesi di spalla

Tra le prime preoccupazioni di chi affronta un intervento di protesi di spalla, infatti, c’è quella di poter tornare alla vita di prima, liberi dal dolore. Questo non solo per quanto riguarda le attività quotidiane in casa, ma anche per quanto riguarda le attività sportive. Le certezze ormai le abbiamo: la tecnologia utilizzata e i sistemi protesici, che ormai sono validati nel tempo, insieme a un altro aspetto banale ma importante, cioè che le protesi hanno un’aspettativa di vita molto alta, permettono di garantire al paziente una vita normale. Il paziente potrà tornare a fare quello che faceva prima.

Grazie a questo software, una volta che il paziente ci dirà quali sono in quel momento i suoi problemi, che naturalmente vorrebbe risolvere, noi saremo in grado di dirgli in che misura potremo risolverglieli e, dunque, di non mandarlo allo sbaraglio. Questa mi sembra una cosa decisamente interessante e innovativa.

 

Arrivare preparati e sereni all’intervento

C’è un altro aspetto che prima non veniva preso in considerazione.E sono tutte quelle problematiche che fanno parte delle situazioni naturali del paziente, per esempio il paziente fumatore o quello che ha avuto un disturbo e quindi ha seguito una terapia antibiotica. Elementi che prima non venivano presi in considerazione ma che permettono ai chirurghi ortopedici che utilizzeranno questo software di poter anticipare quelli che potrebbero essere i vantaggi di una protesi di spalla.

In particolare, quanto si guadagna in termini di movimento, quanto si guadagna in termini di dolore che praticamente viene portato a livelli molto bassi. Ma altresì – e questo credo che sia molto importante nel rapporto paziente-chirurgo – quelle cose che non si devono fare proprio in virtù delle particolari situazioni precedenti all’intervento.

Grazie a queste nuove tecnologie, in conclusione, ogni paziente sarà considerato come “unico” – con la sua storia, i suoi problemi e le sue aspettative – e potrà affrontare più serenamente un intervento di protesi di spalla, avendo chiarito ogni dubbio e superato ogni preoccupazione insieme al chirurgo ortopedico.

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