Capsulite adesiva e Covid-19: quale relazione?
digitalzoom-wp2023-07-05T09:49:06+02:00Esiste una relazione tra Covid-19 e capsulite adesiva (o sindrome della “spalla congelata”)? Secondo diversi studi pubblicati a partire dall’inizio dell’emergenza sanitaria la risposta sembra essere sì!
I casi di capsulite adesiva – patologia che causa la perdita di mobilità dell’articolazione della spalla e dolore – sono, infatti, aumentati in modo significativo negli ultimi due anni. Sembra addirittura che il 50 per cento delle persone che lamentano dolore alla spalla soffra proprio di questo disturbo.

Cosa c’entra il Covid-19 con le patologie di spalla?
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Shoulder and Elbow Surgery, ai sintomi diretti del Covid-19 si sommano disturbi secondari, legati alle cosiddette “tempeste di citochine” (molecole associate alla risposta immunitaria) e a uno stato di infiammazione che colpisce tutto l’organismo, compreso il sistema muscolo-scheletrico.
Tra le malattie infiammatorie che coinvolgono la spalla, associate a una eccessiva produzione di citochine infiammatorie, vi è proprio la capsulite adesiva. Inoltre, il decorso di questa patologia – stando allo studio – mostra diverse affinità con il Covid-19. La reazione infiammatoria è, infatti, molto simile. Da qui l’ipotesi che il Covid-19 possa avere una responsabilità nello sviluppo della “spalla congelata”.
Ipotesi che sembra confermata anche da uno studio pubblicato su Rehabilitación. Qui si sottolinea come la capsulite adesiva possa essere favorita dallo stato di infiammazione cronica spesso associato al Covid-19. Allo stesso tempo, tra le cause potrebbero esserci stress e ansia, aumentati considerevolmente durante l’emergenza sanitaria. Oltre al fatto che, a causa dei lockdown e del difficile accesso agli ospedali, le persone affette da patologie alla spalla hanno spesso trascurato le terapie, aggravando così il loro disturbo.
Quale terapia per la capsulite adesiva?
Secondo il dottor Bruno Santullo, presidente di EUSSER – European Society for Shoulder and Elbow Rehabilitation e fisioterapista di Piemonte Spalla, è evidente che tra capsulite adesiva e Covid-19 ci sia un rapporto di causa-effetto, anche se la correlazione in termini assoluti è ancora da definire.
«Una cosa che sappiamo bene è che nel caso della spalla congelata primaria la causa “certa” è ancora sconosciuta. Tuttavia si riconoscono alcune associazioni, per esempio genere femminile, diabete, problemi alla tiroide, ecc. Inoltre, si parla sempre di più dell’influenza negativa che alcuni fattori psico-emotivi possono avere sul decorso naturale della patologia. Parliamo di stress, ansia, depressione, incertezza sul futuro».
Visti tutti questi fattori, è evidente che l’approccio terapeutico deve essere multidisciplinare. Ossia basato su un accordo tra ortopedico, fisioterapista, psicologo e altre figure specialistiche. «Affinché la terapia sia vincente, questa deve essere concentrata sulla persona, sull’impatto che il disturbo ha sulla sua vita. Inoltre, le scelte devono essere sempre concordate e condivise con il paziente».
«Dal punto di vista clinico», conclude Santullo, «la sindrome della “spalla congelata contratta” si presenta prevalentemente in due forme. Più dolorante che rigida o più rigida che dolorante. A seconda del caso, dunque, bisognerà cercare di contenere il dolore oppure di mantenere e migliorare la mobilità presente». Guardando sempre all’approccio migliore per il paziente!